MUSICA IN AULIS
PRESENTA:
TUTTO GERSHWIN PER I 100 ANNI
E IL COMMIATO IN MUSICA PER CARLA FACCIOLI
Quando: Martedì 29 settembre ore 20.30.
Dove: Castel Mareccio di Bolzano
(Musica in aulis - Ingresso libero)
Per diversi decenni ha insegnato lettere al Ginnasio del Liceo Carducci. Era arrivata a Bolzano negli anni della guerra, per vivere in una città che fosse in Italia, ma dove le sembrasse di vivere all’estero, lontano dalla provincia italiana. Un giorno di quei primi anni, mentre rincasava dopo un bombardamento, aveva alzato lo sguardo e visto i mobili e le pareti del suo appartamento di via Cappuccini esposti al cielo.
Tra i tanti ex alunni, qualcuno tenderà a ricordarla come “una persona dolcissima”, qualcun altro piuttosto come “severa ma giusta”.
Era nota a tutti la passione speciale con cui insegnava Manzoni: dei Promessi Sposi aveva in casa almeno una ventina di edizioni. E qualcuno dei suoi ex alunni ricorda che una mattina, mentre leggeva in classe un brano ad alta voce e si imbatté nella piegatura intonsa di due pagine, alzò lo sguardo dal libro e proseguì a memoria.
La ricorderanno i compagni di qualcuno dei suoi tanti viaggi in giro per il mondo: sulla Muraglia Cinese, a Kabul, a Praga, a New York ad ascoltare Pavarotti, e qualcuno si ricorderà di aver ballato con lei a un capodanno a Mosca, qualcuno la ricorderà ormai più che ottantenne in una tirata di un pomeriggio e una notte verso Parigi, in pullman, per un altro capodanno: con la confessione finale “Forse non ho più l’età per fare queste imprese”.
La ricorderanno coloro che hanno condiviso con lei il suo impegno politico e civile, un impegno che nasceva, prima che da una scelta intellettuale, da una disponibilità umana: in quei primi anni di guerra a Bolzano, quando si ebbe il sentore che gli ebrei cominciavano a essere deportati, quella giovanissima insegnante aveva suonato alla porta della famiglia Carpi, offrendosi di portare via con sé, in un posto sicuro, Olimpia, la bimba ebrea a cui è oggi dedicato il piccolo parco lungo via Visitazione. Ma l’illusione che un male così grande non potesse essere reale, portò tutta la famiglia a sparire in un campo di concentramento.
Ha vissuto la vita con totale dedizione. Forse per questo chi l’ha vista morta le ha trovato, sulle labbra, l’ombra di un sorriso.
Sabrina Kang la ricorderà per averla avuta come appassionata e instancabile fan dei suoi concerti al Park Hotel Laurin: lei veniva a sedersi a un tavolino a poca distanza dal piano. Davanti a un bicchiere di prosecco, si lanciava ad accompagnarla col canto quando suonava i motivi jazz della sua giovinezza.
Andrea Bambace la ricorderà quando, ormai novantenne, alla fine di un suo concerto (proprio con musiche di Gershwin, proprio in duo con Sabrina, proprio a Castel Mareccio), si arrampicò su un muretto per staccare il manifesto del concerto, a ricordo di una serata per lei memorabile.
Questo concerto, con queste musiche, è il modo che ha scelto lei stessa per congedarsi. Il 29 settembre, avrebbe compiuto 100 anni
Un’amica ha suggerito che potesse essere ricordata da chi l’ha conosciuta sostenendo una delle tante iniziative a cui teneva.
Eccone una:
AIFO (Amici dei lebbrosi) online: http://www.aifo.it/come-sostenerci/dona-online
(Paolo Faccioli)
PROGRAMMA MUSICALE
Andrea Bambace - Sabrina Kang
Piano Duo
George Gershwin
Three Preludes
Allegro ben ritmato e deciso
Andante con moto e poco rubato
Allegro ben ritmato e deciso
Cuban Ouverture
Variazioni su “I got Rythm”
Second Rhapsody
Pausa
Porgy and Bess
(elaborazione di Percy Grainger – 1935 for two pianos)
Introduction, My Man’s Gone Now, It
Ain’t Necessarily So; Clara, Don’t You
Be Downhearted; Strawberry Woman,
Summertime, Oh, I can’t Sit Down;
Bess, You Is My Woman, I Got Plenty
O’ Nuthin, I’m On
Rhapsody in blue
Arranged by Henry Levine for piano four hands)