giovedì, 23 ottobre 2014, ore 20:30
kunstmeranoarte
via Portici 163 - Merano
Italiener in Südtirol. Eine Geschichte von vielen
Le storie degli uomini che fanno la storia del paese
Buchvorstellung | Presentazione libri
Edizioni alphabeta
Andrea Rossi
Sinigo
L’acqua ci correva dietro
2008 - ISBN: 978-88-89903-15-5
Borgo Vittoria
Die Entstehung eines italienischen Dorfes bei Meran
Übersetzung aus dem Italienischen von Dominikus Andergassen
2014 - ISBN: 978-88-7223-231-6
mit | con
Andrea Rossi, autore
Aldo Mazza, editore
Carlo Romeo, storico
Leopold Steurer, storico
Dominikus Andergassen, traduttore
e con la proiezione di una scena dello spettacolo
del Teatro Stabile di Bolzano
Sinigo. L’acqua ci correva dietro
con Andrea Castelli; regia di Antonio Caldonazzi
(Produzione RAI Bolzano)
[…] Però, in fondo, era vero che io non ero voluto partire anche per i begli occhi, o le belle gambe come diceva il Vittorio, dell'Angela.
È che l’Angela io l'ho conosciuta proprio una sera che sembrava scoppiata la guerra, qui a Sinigo. Di quella notte mi ricordo tutto per filo e per segno. Di quella notte e dei giorni che seguirono. La tragedia e il dolore che avevano raggiunto tutti, come un'ombra nera e, dentro, come un prezioso rubino su un povero anello di piombo, quell'emozione tutta e solo mia per quegli occhi.
Era il 19 novembre del '36. Erano le 16 e 25. Io stavo sulla porta della scuola, ero lì per tornarmene finalmente a casa quando, guardando verso lo stabilimento della Montecatini, ho visto venir su una colonna altissima di fumo e di gas. Se ne andava su bella dritta per l'aria ferma e scura della fine di quel pomeriggio. S'arrampicava su se stessa, si attorcigliava pesante e, insieme, leggera. Non era la prima volta che dalla fabbrica uscivano fumi, ma questa colonna qualcosa di strano ce l'aveva e Io si vedeva subito: aveva rubato chissà dove una massa di rottami e la portava con sé in alto, sempre più su. Calcinacci, pezzi di legno e di ferro: se li rigirava come coriandoli, li teneva tutti per sé, ci giocava un po', li inghiottiva e poi li sputava tutto intorno.
Ho pensato: ecco, adesso scoppia tutto.
E strano, perché quel fumo e quei rottami impazziti volevano dire che l'esplosione c'era già stata, ma io, il
fatto, me lo ricordo così. Come se il botto, enorme e indescrivibile, come se quel boato che mi era arrivato addosso e si era scavato una tana fin dentro il mio stomaco, fosse stato la conseguenza dei miei pensieri. E anche questi, in un attimo, se ne sono andati in frantumi, senza un rumore. […]
Da: Andrea Rossi, Sinigo, Ed- alphabeta-Travenbooks, Merano 2008, pp. 50-51.