Autori/trici: Elisabeth Dietrich-Daum, Hermann J.W. Kuprian, Siglinde Clementi, Maria Heidegger e Michaela Ralser
Rif. bibl.: Elisabeth Dietrich-Daum, Hermann J.W. Kuprian, Siglinde Clementi, Maria Heidegger e Michaela Ralser (a c. di), Ambienti psichiatrici. La psichiatria e i suoi pazienti nell’area del Tirolo storico dal 1830 a oggi, innsbruck university press, 2012, pp. 11-16
Una storia di diverse ricorrenze
Nel 1830, quindi più di centottanta anni fa, a Hall in Tirol fu aperto il primo manicomio del Tirolo storico. Nel 2011 la “Clinica neurologico-psichiatrica” dell’Università di Innsbruck festeggia i centoventi anni dalla sua fondazione e nel 2012 il secondo manicomio provinciale del Tirolo storico, quello di Pergine Valsugana, nei pressi di Trento, potrà ripercorrere i centotrenta anni della sua storia. Nonostante queste ricorrenze abbiano offerto uno spunto per la pubblicazione di questo volume, non abbiamo voluto mettere al centro dell’indagine l’istituzione manicomiale in quanto tale, bensì le persone che vi erano internate e che vi lavoravano. L’esigenza di focalizzare l’attenzione sulla storia degli uomini rinchiusi in manicomio è nata dalla consapevolezza che il tema è di grande attualità nella coscienza quotidiana degli abitanti del Tirolo, dell’Alto Adige e del Trentino. Nonostante che i luoghi della follia e le loro strutture di internamento e cura siano profondamente integrati nel paesaggio della vita di tutti i giorni, le conoscenze riguardanti la storia e l’attualità dell’istituzione psichiatrica e dei suoi pazienti sono relativamente scarse. Eppure la conoscenza è necessaria tanto per smantellare i pregiudizi, gli stereotipi e i timori, fino ad oggi dominanti, nell’interazione con le persone portatrici di disagio o disturbo mentale e per contrastare le discriminazioni, quanto per riuscire a comprendere la profonda trasformazione che nel tempo ha investito i sistemi di assistenza psichiatrica. L’obiettivo perseguito è dunque duplice: fornire conoscenze storiche, sia per quanto riguarda il mutamento sociale, sia per quanto riguarda le trasformazioni dei sistemi di assistenza psichiatrica, e promuovere efficacemente la lotta contro lo stigma che colpisce la malattia mentale. In fondo, ciò che ci preme è non solo stimolare i lettori a un profondo, e possibilmente articolato, confronto critico con il tema e a una partecipazione attiva all’organizzazione dei servizi assistenziali, ma anche incoraggiare le istituzioni interessate a una riflessione (auto)critica sulla propria storia.
Il volume è l’esito di un approccio pluridisciplinare all’argomento, che viene così analizzato da prospettive diverse: studiosi di varie discipline, artisti, giornalisti, associazioni e strutture che rappresentano e accompagnano i pazienti psichiatrici, responsabili politici del passato recente, psichiatri, infermieri in pensione e familiari di ex degenti psichiatrici descrivono e interpretano, ciascuno a partire dalla propria esperienza e dal proprio punto di vista, precise costellazioni e problematiche attuali e storiche riguardanti l’assistenza e l’accompagnamento dei pazienti psichiatrici nel Bundesland Tirol, in Alto Adige e nel Trentino.
Per meglio inquadrare i singoli contributi, i due saggi introduttivi, di ampio respiro, forniscono una visione d’insieme sulla situazione assistenziale storica e su quella attuale nel Bundesland Tirol e in Alto Adige e analizzano come è mutato il ruolo dei pazienti, degli infermieri, del personale medico e di quello clinico-terapeutico.
Nella seconda parte del volume autori tirolesi, altoatesini e trentini affrontano diversi aspetti specifici inerenti la storia della “realtà psichiatrica” nell’area del “Tirolo storico” dal 1830 ai giorni nostri: la psichiatrizzazione dell’infanzia e dei bambini affidati alla pubblica assistenza; la presenza femminile nei manicomi intorno al 1900; gli alcolisti e le persone con disabilità rinchiusi in manicomio; la cura d’anime negli asili psichiatrici; il primo medico donna del manicomio di Hall; il personale infermieristico; i fondi librari della biblioteca di Hall; le lettere e i diari degli internati; le condizioni critiche di sostentamento durante la Prima guerra mondiale; le misure tese a limitare la libertà personale; le uccisioni per “eutanasia”. Basati su un attento studio delle fonti, i contributi riflettono le conoscenze più aggiornate sull’argomento.
Nella terza parte viene data la parola a protagonisti e testimoni dei recenti sviluppi conosciuti dalle cliniche e dai servizi psichiatrici: uomini politici che si sono occupati di sanità e rappresentanti di associazioni, medici e familiari di ex pazienti psichiatrici.
Tutti i nomi dei pazienti che ricorrono nei testi sono stati modificati per tutelarne l’anonimato. Nell’intento di realizzare un’opera di agevole consultazione, abbiamo rinunciato a voluminosi apparati di note. La bibliografia alla fine del volume riporta in ordine alfabetico tutta la letteratura citata nei contributi.
Il volume, che esce in edizione tedesca e italiana, vede la luce nell’ambito del Progetto Interreg IV (Italia–Austria) “Psychiatrische Landschaften. Die Psychiatrie und ihre Patientinnen und Patienten im historischen Raum Tirolo–Südtirol von 1830 bis zur Gegenwart / L’assistenza psichiatrica istituzionale e territoriale nell’area del Tirolo storico (secoli XIX–XXI)” dei due partner di progetto: Università di Innsbruck, attraverso l’Institut für Geschichtswissenschaften & Europäische Ethnologie e l’Institut für Erziehungswissenschaft, e Archivio provinciale di Bolzano insieme all’Associazione “Geschichte und Region/Storia e regione”. Esso si affianca agli altri quattro lavori elaborati nell’ambito di questo progetto, finalizzato alla trasmissione di conoscenze fondate sulla storia della psichiatria e sugli odierni servizi psichiatrici nelle due regioni, che hanno portato all’ideazione di un centro di documentazione, ricerca e studio presso l’Ospedale regionale di Hall, alla messa a disposizione online della documentazione open-source (http://www.psychiatrische-landschaften.net / http://www.psichiatria-confini.net), all’allestimento della mostra itinerante “Ich lasse mich nicht mehr für einen Narren halten”/“Non vi permetterò più di farmi passare per matto”, inaugurata a Hall il 30 giugno 2011, e alla realizzazione del documentario “Die [un]sichtbare Arbeit. Zur Geschichte der psychiatrischen Pflege im historischen Tirol von 1830 bis zur Gegenwart”/“Lavoro [in]visibile. La storia dell’assistenza psichiatrica nel Tirolo storico dal 1830 ad oggi” – uno strumento didattico per studenti e persone che stanno effettuando una formazione professionale.
Ringraziamo il Landesmuseum Ferdinandeum, TILAK, il Tiroler Landesarchiv, l’Archivio provinciale di Bolzano e tutti gli enti pubblici e i privati che hanno concesso l’autorizzazione a riprodurre immagini, fonti e fotografie di loro proprietà, le traduttrici Andrea Michler e Friedericke Oursin, Celia di Pauli per il progetto grafico della copertina, Birgit Holzner e Carmen Drohlshagen per il lavoro editoriale. Un grazie particolare va a Elena Taddei per l’attenta cura redazionale dell’edizione italiana. Ringraziamo altresì i nostri partner di progetto e in particolare gli autori e le persone intervistate per i loro contributi, il loro sostegno e la loro collaborazione. Ringraziamo infine i promotori del Programma Interreg IV (Italia–Austria): il Bundesland Tirol, la Provincia Autonoma di Bolzano e l’Unione Europea per il finanziamento del progetto.
I curatori
Elisabeth Dietrich-Daum, Hermann J.W. Kuprian, Siglinde Clementi, Maria Heidegger e Michaela Ralser
lndice
Gli "ambienti psichiatrici" di Tirolo - Alto Adige - Trentino
Elisabeth Dietrich-Daum / Michaela Ralser
Gli "ambienti psichiatrici" nell'area del "Tirolo storico" dal 1830 ai giorni nostri. Uno sguardo d'insieme
Elisabeth Dietrich-Daum / Maria Heidegger
Le persone all'interno delle istituzioni psichiatriche
Storia/e della psichiatria
Maria Heidegger
"Una bella massima della Bibbia e la promessa in un mondo migliore li solleva"
La cura d'anime nel Manicomio di Hall nell'Ottocento
Elena Taddei
"... se avesse la gentilezza di mandare un'infermiera che parli tedesco a prenderla alla stazione"
Pazienti sudtirolesi nell'Ospedale Psichiatrico di Pergine Valsugana, 1882-1939
Michaela Ralser
ll linguaggio del corpo e le sue verità
L'abbreviazione "Hy" e la voce femminile delle malate intorno al 1900
Ursula A. Schneider / Annette Steinsiek
"Le letture degli assistiti"
Uno sguardo scientifico-letterario sulla biblioteca storica dell'Ospedale Psichiatrico di Hall
Michaela Ralser
"... è stata trattata con benevolenza e con severità, tuttavia senza successo alcuno"
I primordi della psichiatrizzazione dell'infanzia intorno al 1900
Katia Giacomozzi
"Non trovo pace, né giorno né notte..."
Le "lettere perdute" dell'ex Ospedale Psichiatrico di Pergine Valsugana: uno studio sul "corpus" epistolare conservato nella documentazione clinica
Hermann J. W. Kuprian /Angela Grießenböck
Fame, bisogno e freddo
Le condizioni di sostentamento dei degenti di Hall e di Pergine durante la Prima guerra mondiale
Angela Grießenböck
"Via dalla prigionia siberiana!"
Rimostranze e resistenza - o vani tentativi di essere dimessi
Felice Ficco
"lo scrivo diario più che altro per Iegittima difesa"
I pazienti psichiatrici si raccontano
Angela Grießenböck
"Poiché i medici donne non si addicono ai manicomi, verranno presi in considerazione soltanto medici uomini"
ll fascicolo Schuster
Anselmo Vilardi
La vita di Stefanie
Storia di una paziente psichiatrica nell'Alto Adige della prima metà del Novecento
Maria Fiebrandt
"... emigrati nel Reich con convogli di malati e carrozze ospedale"
ll destino dei pazienti psichiatrici sudtirolesi nell'ambito del trasferimento di popolazione del 1939-1943
Oliver Seifert
"Non ci interessa l'urna"
Lo scambio epistolare fra i familiari delle vittime del programma di "eutanasia" e l'lstituto di cura di Hall
Valerio Fontanari
"Un personale di servizio previdente, filantropico ed esperimentato"
ll personale infermieristico nella storia del manicomio di Pergine Valsugana
Elke Knitel-Grabher
"Quando si aprirono le porte"
Storia dell'assistenza psichiatrica in Tirolo dopo il 1945 sull'esempio dell'Ospedale Psichiatrico di Hall
Horst Schreiber
“Andavi a letto con la paura e ti alzavi con la paura"
La vita nel reparto di Psichiatria pediatrica dell'Ospedale regionale di lnnsbruck negli anni 1961-1963
Rodolfo Taiani
“Liberare Liberandosi"
Il cammino della riforma psichiatrica in ltalia dall'immediato dopoguerra alla legge 180 del 1978
Matthias B. Lauer
Fra dignità umana e "assenza di alternative"
Le contenzioni meccaniche in psichiatria al centro del dibattito sui diritti dei malati
Helmut Dietl/ Marina Descovich / Evelina Haspinger
"Quella condizione insostenibile durava da troppo tempo"
I primi passi mossi in Tirolo per consentire alle persone con disabilità mentale una vita al di fuori del manicomio
Andrea Sommerauer
"Temporäres Denkmal: Prozesse der Erinnerung"
ln memoria delle trecentosessanta vittime dimenticate
Oliver Seifert
"Sepolto nel cimitero manicomiale"
Un progetto sulla storia dell'ex cimitero dell'lstituto di cura di Hall in Tirol
lnterviste
Sabine Mirrione
"Tua nonna sputata ..."
Sulle tracce della nonna
Oliver Seifert
"Era il paradiso"
La vita nella "casetta gialla": i ricordi della figlia di un ex muratore della struttura psichiatrica.
Leopoldine Mayr a colloquio con Oliver Seifert
Benedikt Sauer
La riforma psichiatrica in Alto Adige
A colloquio con Otto Saurer, per molti anni assessore provinciale alla Sanità e ai Servizi Sociali
Benedikt Sauer
La psichiatria sociale accademica di lnnsbruck e la sua importanza per la riforma psichiatrica in Tirolo e in Alto Adige
A colloquio con Hartmann Hinterhuber, direttore della Clinica universitaria di Psichiatria generale e Psichiatria sociale di lnnsbruck
Benedikt Sauer
Hall: la trasformazione del grande manicomio
A colloquio con Christian Haring, primario dell'Ospedale Psichiatrico regionale di Hall
Benedikt Sauer
La riforma Basaglia e l'Alto Adige
A colloquio con Lorenzo Toresini, Primario del Servizio di Salute Mentale di Merano ed esponente di Psichiatria democratica
Benedikt Sauer
La creazione di strutture socio-psichiatriche in Tirolo
A colloquio con la socio-pedagogista Friederike Hafner, per molti anni Direttrice della "Gesellschaft für Psychische Gesundheit"
Benedikt Sauer
L'influenza delle associazioni dei familiari
A colloquio con Martin Achmüller, vicepresidente dell’ “Associazione Parenti ed Amici di Malati Psichici" dell'Alto Adige
Benedikt Sauer
ll nuovo ruolo degli infermieri
A colloquio con Karl-Heinz Alber, Presidente dello "Psychosozialer Dienst" Tirol (PSP - Servizio di assistenza psicosociale del Tirolo)