Venerdì, 20 novembre 2015, ore 18.00

nell’Aula Magna del Liceo Carducci (via Manci 8 – Bolzano)

 

presentazione del volume

 

 

Narrare l’Alto Adige

25 anni di racconti intorno alla provincia

meno italiana d’Italia

Un’antologia

 

a cura Toni Colleselli

 

2015 by Edizioni alpha beta Verlag, Meran/Merano

ISBN 978-88-7223-246-0

 

con Toni Colleselli, Carlo Romeo,

Laiza Francato, Paolo Mazzucato, Valeria Trevisan

Letture di Elisabetta Scavazza

Commento musicale di Thomas Ober Maniacco

 

 

I testi raccolti in Narrare l’Alto Adige propongono testimonianze e racconti storici, presentano personaggi reali e immaginari, ci introducono in paesaggi naturali e umani, espongono biografie, destini, ma anche semplici situazioni di vita quotidiana, tutti influenzati in modo più o meno esplicito dal territorio in questione. Raccontano la storia, le storie e la vita, le vite in Alto Adige, così come appaiono ai diversi autori, come si esprimono nelle diverse situazioni, come vengono immaginate da chi le vive, da chi le guarda e da chi le narra. Creano un mondo, il mondo altoatesino, con mille sfaccettature, con infinite contraddizioni, con ammiccamenti e rifiuti, eppure inconfondibile, se non unico, comunque diverso da altri mondi. Sono sguardo, specchio, immagine: sono letteratura. Sono il mondo altoatesino di oggi, moderno, attuale, di questi ultimi 25 anni.

 

 

INDICE

 

Introduzione

 

PRIMA PARTE | MEMORIA & REALTÀ

 

FRANZ THALER | Dimenticare mai

Fuga in montagna

Perché mi costituii

GIORGIO VONMETZ SCHIANO | L’ultimo dei Wolkenstein

L’ultimo dei Wolkenstein

ITALO GHIRIGATO | Il crucco in classe

La mela

CLAUDIO MAGRIS | Microcosmi

Antholz

LOTTI GOLIGER STEINHAUS | Caro Federico. Storia di una famiglia ebrea

Alla questura di Bolzano

LUIGI SERRAVALLI | A Merano in attesa di Ezra Pound

Peggy ci portò Pollock

JOSEPH ZODERER | La vicinanza dei nostri piedi

Il cielo sopra Merano

RICCARDO DELLO SBARBA | Südtirol Italia

Vita da ultrà

Frontiera Venosta. Viaggio tra gli italiani in via di estinzione

PAOLO RENNER | Frontiere/Grenzen

Bietnico, cioè bipartisan

LUCIANA CHITTERO VILLANI | Tu non fuggi mai dalla mia testa

Per un paio di scarpe

SANDRO OTTONI | Undici traslochi

La guerra a Bolzano

BRUNAMARIA DAL LAGO VENERI | Dodici incontri

Le nostre montagne. Carlotta Berghena

Pier Paolo Pasolini a Bolzano

BRUNO DURANTE | La valigia del doganiere

Schöne Welt, böse Leut?

Maremonti

HANS KARL PETERLINI | Noi figli dell’autonomia

I cuori fra le nuvole, la Heimat nella mente

QUIT THE DONER | Quitaly

Viaggio natalizio nell’autonomia altoatesina

REINHOLD MESSNER | La vita secondo me

Patria

 

SECONDA PARTE | STORIA & FINZIONE

 

ANITA PICHLER | Come i mesi l’anno

Come i mesi l’anno la mia amata m’accompagna

CARLO ROMEO | Sulle tracce di Karl Gufler, il bandito

Per me non è mai finito

STEFANO ZANGRANDO | Bozen Underground

Un titolo per l’Èskavé

FABIO MARCOTTO | Bar Duce e altri racconti |

Maledetta bicicletta

Il sorpasso

Ciclopista

Anarchici

ALEX BOSCHETTI | Nera neve

The End

PAOLO CAGNAN | Similaun e Juanita. Il mistero delle mummie rubate

Il rapimento della mummia

ALESSANDRO BANDA | La città dove le donne dicono di no

La guerra dei nomi

Le donne

KAI ZEN & AA.VV. | Spauracchi

Der Geist

TIM PARKS | Il silenzio di Cleaver

Londra-Luttago, solo andata

PAOLO CRAZY CARNEVALE | L’amaro caso di Ray Mazzarino

Dischi rari

ANDREA MONTALI | Anime sole in autobus sovraffollati

Kubo

ANDREAS MAIER | Silenzio a Chiusa

Quella testina di vitello all’agro

ANDREA ROSSI | Sinigo. L’acqua ci correva

L’acqua ti correva dietro

UMBERTO GANDINI | Le indagini abusive di Marlòve, investigatore precario

Cani

LETIZIA GIANMOENA MONTI | Nulla per caso

La Mutola 395

ADA ZAPPERI ZUCKER | Il silenzio

Una notte di violenza

PIER FRANCESCO BONAVENTURA | Viaggio in Tirolo del barone Gaspard Chavannes d’Entreville

Georges

Kaiserkrone

FRANCESCA MELANDRI | Eva dorme

Los von Trient

HELENE FLÖSS | Anni secchi

Mai un sogno senza cibo

KURT LANTHALER | Persen

O brother, where art thu?

ANNE MARIE PIRCHER | Bianco e nero

Bisognava sorridere sempre

MICHELE RUELE | Dissolvenze K.

Kafka arriva a Merano

TONI COLLESELLI | Storie di lingua

La nona storia narra del volere, del potere e del desiderare

LILLI GRUBER | Eredità

La scoperta del Reich

KAREEN DE MARTIN PINTER | L’animo leggero

Sotto il segno della scarpa

ROBERTO MASIERO | La strana distanza dei nostri abbracci

Al cimitero

MATTEO STRUKUL | Regina nera. La giustizia di Mila

La figlia del signor Rainer .

PAOLO BILL VALENTE | Diario del maestro di Cordés

Quaresima

ERNEST VAN DER KWAST | L’ombelico di Giovanna

La fuga di Ezio Ortolani

RENZO CARAMASCHI | Il segno del ritorno

Il giorno più felice. Luglio 1519

GIORGIO FALCO | La gemella H.

L’Uomo di Lenhart

ETTORE FRANGIPANE | Garibaldi sullo Stelvio

Il primo treno a Bolzano

SABINE GRUBER | Stillbach o della nostalgia

Lavorare in Italia

Via Rasella 632

SEPP MALL | Ai margini della ferita

Il calcio e la sigaretta

Gli amici di Alex

KATIA TENTI | Ovunque tu vada

Jakob Dekas, Pubblico Ministero

 

Genius loci, Postfazione di Paolo Mazzucato

 

 

Il curatore

Toni Colleselli è nato in Alto Adige, dove vive. Pubblicista e traduttore, è attivo in campo editoriale e della formazione. È stato cofondatore della Zelig. Scuola di documentario, televisione e nuovi media e ideatore del calendario degli eventi di Bolzano e Merano «BoBo» del quale è stato anche caporedattore fino alla sua chiusura. Ha pubblicato, sempre per Edizioni alphabeta Verlag, materiali in ambito glottodidattico, oltre a un volume di racconti.

 

Nell’ambito del ciclo Film Storia Geschichte, il Filmclub e l’associazione Storia e Regione / Geschichte und Region invitano all’ introduzione e alla proiezione del film

 

IL GATTOPARDO

DI LUCHINO VISCONTI (1963)

 

Quando: mercoledì 18 novembre 2015

Dove: Bolzano, Filmclub, Via Dr.-Streiter: Bar-bistrò (introduzione) - Sala Capitol 2 (proiezione)

Ore 19.00-19.40 - Introduzione al film di Carlo Romeo e Andrea Bonoldi

Ore 20.00 – Inizio proiezione

 

 Il Gattopardo

 

Il Gattopardo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa (pubblicato postumo nel 1958) rappresenta non solo uno dei più importanti romanzi italiani del Novecento ma anche uno dei “casi” letterari più discussi. Il disincanto, lo scetticismo e la sfiducia verso la storia e qualunque attesa di rinnovamento – espressa nel romanzo nella famosa frase “Se vogliamo che tutto rimanga com’è, bisogna che tutto cambi” – furono oggetto di un vivace dibattito in cui si rispecchiarono le differenti posizioni politico-culturali in merito a temi fondamentali quali l’impegno intellettuale, l’interpretazione del Risorgimento e della storia d’Italia in generale, la funzione del romanzo storico.

La versione cinematografica realizzata da Luchino Visconti mirò a restituire alcuni tratti estetici peculiari dell’opera, modificandone altri di carattere politico. In ogni caso contribuì ad accrescere la già enorme popolarità del romanzo (il primo vero best-seller del dopoguerra), anche grazie all’impeccabile regia, alle ampie scenografie e ricostruzioni storiche e al cast internazionale degli attori.

 

 


 

LA DIFESA DELL'ITALIANITÀ

L'UFFICIO PER LE ZONE DI CONFINE

A BOLZANO, TRENTO E TRIESTE (1945-1954)

                                                                                            

a cura di Diego D’Amelio, Andrea Di Michele,

Giorgio Mezzalira

il Mulino, Bologna 2015 - ISBN 978-88-15-25142-8

 

 il Mulino 2015

 

L’Ufficio per le zone di confine (Uzc), attivo dal 1947 al 1954 sotto la responsabilità politica del giovane sottosegretario alla Presidenza del consiglio Giulio Andreotti, rappresenta una fonte di assoluto rilievo per comprendere la storia delle aree italiane di frontiera, nella fase di transizione del secondo dopoguerra. L’Ufficio fu infatti il laboratorio in cui si studiarono le politiche relative alle regioni di confine e il terminale incaricato di applicarvi le strategie del governo. L’Uzc operò in contesti complessi come quelli dell’Alto Adige e della Venezia Giulia, connotati dall’emergere di questioni che mettevano in discussione la stessa sovranità italiana su quei territori. Sulla base dello studio della documentazione dell’Ufficio, recentemente riordinata e messa a disposizione dall’Archivio della Presidenza del consiglio, le ricerche qui proposte – di studiosi di lingua italiana, tedesca e slovena provenienti dalle rispettive aree di confine – permettono di evidenziare similitudini e divergenze delle scelte di Roma nella «difesa dell’italianità» delle frontiere.

 

 

INDICE

 

 

Prefazione

 

L'Italia e il governo delle frontiere (1918-1955). Per una storia dell'Ufficio per le zone di confine, di Andrea Di Michele

 

 

PARTE PRIMA: L'ALTO ADIGE E IL TRENTINO

 

L'elaborazione del Primo statuto di autonomia della regione Trentino-Alto Adige e le carte dell'Ufficio per le zone di confine, di Luigi Blanco

 

Il problema dell'Alto Adige/Südtirol nei rapporti italo-austriaci (1945-1955), di Leopold Steurer

 

Identità e confine in Alto Adige: il ruolo dei partiti politici, di Günther Pallaver

Una seconda italianizzazione forzata? L'immigrazione italiana in Alto Adige dal 1945 al 1955, di Giorgio Mezzalira

 

Terra e italianità. L'Ente Nazionale per le Tre Venezie tra fascismo e repubblica, di Andrea Di Michele

 

Una denazificazione posticipata. Le riopzioni del 1948 e il procedimento di esclusione dalla cittadinanza italiana, di Stefan Lechner

 

Strategie e forme per la «propaganda di italianità» nell'Alto Adige del dopoguerra, di Carlo Romeo

 

Italiani o tirolesi? I trentini visti da Roma (1945-1948), di Lorenzo Gardumi

 

Un'identità di confine. Il Trentino dal nesso asburgico all'autonomia regionale, di Maurizio Cau

 

 

PARTE SECONDA: LA VENEZIA GIULIA

 

Roma e Belgrado nel complicato dopoguerra adriatico: avversari per scelta, amici per necessità, di Massimo Bucarelli

 

Per quale italianità? La nuova mitologia della patria al confine orientale nel secondo dopoguerra, di Anna Maria Vinci

 

Italiani e sloveni: cent'anni di rapporti conflittuali (1848-1954), di Jože Pirjevec

La difesa di Trieste. Strategie e culture politiche delle forze italiane nella battaglia per il confine orientale (1945-1954), di Diego D'Amelio

 

Il «filo nero»: violenza, lotta politica, apparati dello Stato al confine orientale (1945-1954), di Anna Millo

 

L'azione della Jugoslavia e delle forze filo-jugoslave della Venezia Giulia nella lotta per il nuovo confine italo-jugoslavo 1945-1954, di Nevenka Troha

 

Il «nemico» visto da Roma. Sloveni, comunisti e indipendentisti nello sguardo dell'Ufficio per le zone di confine, di Patrick Karlsen

 

Da Roma alla Zona B. Il Comitato di liberazione nazionale dell'Istria, l'Ufficio per le zone di confine e le comunità istriane tra informazioni, propaganda e assistenza, di Irene Bolzon

 

Tra le due sponde adriatiche: il ruolo dell'Ufficio Venezia Giulia nell'esodo da Pola, di Roberto Spazzali

 

Frontiere di transizione. Il lungo dopoguerra dei confini italiani fra eredità, emergenze e distensioni, di Diego D'Amelio

 

 


Convegno di studi "Ettore Passerin d'Entrèves a cento anni dalla nascita:

tra impegno civile, ricerca storica e vocazione educativa"

 

 

Programma

 

Milano, 8 ottobre 2015

Università Cattolica del Sacro Cuore,

Largo A. Gemelli, 1 - Aula G.130 S. Maria

 

 

ore 10.00

Presiede Agostino GIOVAGNOLI, Università Cattolica del Sacro Cuore

Saluti

Guido MERZONI, Preside della Facoltà di Scienze politiche e sociali

Angelo BIANCHI, Preside della Facoltà di Lettere e Filosofia

 

Ore 10.30 Introduzione

L’opera di Ettore Passerin d’Entrèves nel quadro della cultura storiografica del Novecento

Francesco TRANIELLO, Università degli Studi di Torino

 

Per gli anni pisani di Ettore Passerin d’Entrèves: gli studi sul Settecento

Mario ROSA, Scuola Normale Superiore di Pisa

 

Un singolare itinerario politico di sinistra cristiana: Ettore Passerin d’Entrèves dall’esilio svizzero alla Ricostruzione (1944-1950)

Fulvio DE GIORGI, Università di Modena e Reggio Emilia

 

Pausa

 

14.30 Ripresa dei lavori

Presiede Alfredo CANAVERO, Università degli Studi di Milano

 

Ettore Passerin d’Entrèves fra la Scuola storica romana e la Sapienza di Pisa: Note e documenti

Mauro MORETTI, Università per Stranieri di Siena

 

L’ideazione e l’avvio dei “Quaderni di cultura e storia sociale”

Luciano PAZZAGLIA, Università Cattolica del Sacro Cuore

 

Gli anni dell’insegnamento milanese e l’eredità di studi

Angelo BIANCHI, Università Cattolica del Sacro Cuore

 

 Ettore Passerin d'Entrèves

Torino, 9 ottobre 2015

Università degli Studi di Torino,

Via Verdi, 8 - Palazzo del Rettorato, Sala Rossa

 

Ore 9.30

Presiede Gian Mario BRAVO, Università degli Studi di Torino

 

Aspetti focali dell’opera storiografica di Ettore Passerin d’Entrèves

Francesco TRANIELLO, Università degli Studi di Torino

 

Professore a Torino

Bartolo GARIGLIO, Università degli Studi di Torino

 

Ettore Passerin d’Entrèves e le prime attività dello CSSAAO Centro studi sull’Arco Alpino Occidentale

Renata ALLÌO, Università degli Studi di Torino - Gian Savino PENE VIDARI, Università degli Studi di Torino

 

L’onda lunga della storia. Le conversazioni radiofoniche di Ettore Passerin dEntrèves (1956-1958)

Marta MARGOTTI, Università degli Studi di Torino

 

Pausa

 

Ore 15 Ripresa dei lavori

Presiede Stefano DE MARTINO, Università degli Studi di Torino

 

La corrispondenza con Franco Venturi

Antonello VENTURI, Università di Pisa

 

Documenti relativi a Ettore Passerin d’Entrèves presenti nell’archivio della Scuola Normale di Pisa

Francesco TORCHIANI, Fondazione Michele Pellegrino – Torino

 

Ettore Passerin d’Entrèves e la Valle d’Aosta

Marco CUAZ, Università della Valle dAosta

 

Testimonianze

Pino RUTTO, Gian Giacomo MIGONE

 


Presentazione del volume

 

Storia della scuola in Italia

Dall’Unità a oggi

di Giuseppe Ricuperati

La Scuola, 2015

 

 La Scuola 2015

 

Intervengono Luigi Berlinguer, Maria Chiara Carrozza,

Mauro Moretti, Marcello Verga

Coordina Rosanna De Longis

 

Quando: Mercoledì 24 giugno 2015, ore 17.00

Dove: Biblioteca di storia moderna e contemporanea - Palazzo Mattei di Giove

Via Michelangelo Caetani 32 – Roma

Informazioni: Biblioteca di storia moderna e contemporanea - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.  - www.bsmc.it -

 

Comunicato stampa

Una ricostruzione della storia della scuola (e dell’università) italiana: dalla legge Casati alla riforma Gentile, dalla Carta della Scuola fascista al dibattito nella Costituente, dalla stagione del centro-sinistra ai Decreti delegati, dalla scuola dell’autonomia alle speranze (e alle incognite) della “buona scuola”. Una riflessione sul cammino di una istituzione caratterizzata dalla prolungata assenza di un progetto riformatore che consideri, come è avvenuto solo in qualche tratto della vicenda politica nazionale, il diritto allo studio come un atto costituzionale che si compie ogni giorno, una costruzione della cittadinanza come cultura, una parte essenziale di una sfera pubblica comune. «Forse scuola, università e ricerca sono anche l’anima di appartenenza non solo mia, ma anche di quanti ho formato e, soprattutto, di quanti ho visto, ogni giorno, salvare la scuola come atto costituzionale colto e competente, fieri di farlo senza essere del tutto riconosciuti».

 

Sommario

Premessa; Dalla legge Casati all’età giolittiana; Gentile difende una riforma dalla lunga durata; La scuola italiana durante il fascismo; Università e regime; Il ventennio fascista, la scuola e il Concordato; La politica scolastica italiana dalla Costituzione al Centro Sinistra; Piccole riforme in anni di stallo; L’istruzione dalla fine della Prima Repubblica a Renzi. Cronache e ipotesi di un testimone; Una conclusione fra passato lungo e futuro breve. Indice dei nomi.


Giuseppe Ricuperati è professore emerito della Facoltà di Lettere e Filosofia presso l’Università di Torino, dove ha insegnato per molti anni Storia moderna. Direttore della «Rivista storica italiana», è socio dell’Accademia delle Scienze di Torino e corrispondente dell’Accademia Nazionale dei Lincei. Tra i suoi lavori più recenti: Manuale di Storia moderna (con F. Ieva,  2006-2008); Un laboratorio cosmopolitico: illuminismo e storia a Torino nel Novecento (2011); L’Italia del Settecento: crisi, trasformazioni, lumi (con D. Carpanetto,  2008).

 

Luigi Berlinguer, docente di Storia del diritto, è stato rettore dell’Università di Siena e dal maggio 1996 all'aprile 2000 Ministro della pubblica istruzione.

 

Maria Chiara Carrozza, docente di bioingegneria industriale all’Università di Pisa, è stato rettore della Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa. Dall’aprile 2013 al febbraio 2014 è stata Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca.

 

Rosanna De Longis dirige la Biblioteca di storia moderna e contemporanea.

 

Mauro Moretti insegna Storia contemporanea presso l’Università per stranieri di Siena. I suoi studi sono dedicati principalmente alla storia politica e culturale dell’Italia contemporanea e alla storia delle istituzioni formative e di ricerca..

 

Marcello Verga, docente di Storia moderna presso l’Università di Firenze e Commissario straordinario dell’Istituto storico italiano per l’età moderna e contemporanea, dal 2015 è Direttore dell’Istituto per la Storia dell’Europa Mediterranea del Consiglio Nazionale delle Ricerche.