Archivio Storico della Presidenza della Repubblica

Ciclo di Seminari rivolti a docenti ed allievi dell’ultimo anno degli istituti di istruzione secondaria superiore, a studenti e dottorandi di storia contemporanea. “L’Italia repubblicana: origini e sviluppo di una democrazia. Uomini e donne dell'Italia repubblicana”

 

 

Aldo Moro nel centenario della nascita:

una vita e un percorso di democrazia

 

Nella ricorrenza dei 70 anni della nascita della Repubblica italiana, e del ventennale della istituzione dell’Archivio Storico della Presidenza della Repubblica, nel corso del 2016 si intende intraprendere un percorso che avvicini i giovani alla storia ed ai processi che hanno accompagnato e favorito la nascita della Repubblica, ma anche alla parte positiva e propositiva delle intelligenze, delle personalità e delle azioni di uomini e donne che hanno dato molto della loro esistenza al nostro Paese.

La scelta repubblicana del 2 giugno 1946 segna la definitiva cesura tra gli italiani, la monarchia sabauda ed il ventennio fascista e suggella l’ingresso del Paese nella compagine della democrazia mondiale. Segna altresì un momento alto di unità nazionale stabilendo una pacificazione reale tra gli italiani rimasti divisi sino alla fine della guerra mondiale, all’interno del loro stesso territorio nazionale, dalla Linea Gotica che circoscriveva i confini tra Stato Italiano e Repubblica Sociale Italiana.

Contemporaneamente, la nascita della Costituente porta alla scrittura della Costituzione repubblicana che ancora oggi esprime la passione, il contributo e il lavoro dei tanti cittadini che nel loro ruolo di rappresentanti propongono e delineano, attraverso i suoi articoli, la nuova Italia repubblicana, guardata con occhi lungimiranti, carichi di ideali democratici.

Molti i giovani politici, molte le donne che per la prima volta fanno il loro ingresso nel mondo istituzionale dopo aver svolto sui campi di battaglia resistenziali un ruolo essenziale nella liberazione della Nazione dai tedeschi e dai fascisti.

Si reputa significativo e costruttivo, dopo una riflessione che introduca e ricordi il settantesimo anniversario del 2 giugno 1946, procedere nella realizzazione di questo progetto che punta alla conoscenza della biografia di uomini e donne che hanno costruito con responsabilità e coscienza politica e morale l’ossatura dello Stato repubblicano accompagnandolo spesso per molti decenni.

Sarà importante analizzare, dunque, biografie, fatti e scelte personali, studi, frequentazioni, affetti, impegno spirituale, sociale, politico, umano utilizzando un bagaglio metodologico centrato su fonti documentarie, scritti, carteggi, bibliografie; tutto ciò al fine di sostenere le giovani generazioni nel superamento di stereotipi che finiscano con il generare cesure nei confronti delle istituzioni. Conoscere e disseminare la coerenza delle impostazioni ideali, la libertà di pensiero e di azione che uomini e donne hanno saputo perseguire, spesso lontano dal flusso corrente, contribuisce a rafforzare quello spirito critico che deve connotare l’identità di ogni cittadino democratico e di ogni democrazia lontana da ideologie totalitaristiche.

Le attività seminariali e di organizzazione della ricerca - rivolte a docenti ed allievi degli istituti di istruzione secondaria superiore, a studenti e dottorandi di storia contemporanea di Roma - nel corso dell’anno 2016 saranno dedicate alla conoscenza della figura di Aldo Moro, nel centenario della nascita.

Statista di livello internazionale, dalla grande forza morale che, pur radicandosi nei valori del cattolicesimo, è stato uomo del suo tempo; ha saputo confrontarsi con un’Italia in evoluzione, imboccando sempre la strada del “dialogo scegliendo” e della mediazione; ha puntato al progresso del nostro Paese ed ha guidato il Partito attraverso la complessa crisi del centrismo, l'apertura ai socialisti ed il varo del centrosinistra, nella prospettiva, evidenziata nel congresso democristiano di Napoli del 1962, dell'allargamento della maggioranza per un radicale rinnovamento delle condizioni di vita sociali, economiche e politiche della società italiana.

Occorre anche ricordare che in questi anni si è sedimentata una ricchissima memoria collettiva su Aldo Moro fatta di narrazioni, espressioni artistiche e iconografiche, manifestazioni di riconoscimento e affetto popolare, unitamente alla riflessione sul suo percorso politico e intellettuale. Tale impegno rappresenta una preziosa testimonianza dell’importanza che Moro ha avuto nella cultura italiana, anche in settori della popolazione spesso poco inclini alla mobilitazione politica o civile. Insieme all’elevato numero di vie, piazze e luoghi pubblici intitolati allo statista, troviamo numerosissime iniziative, conferenze, premi, pièces teatrali, riconoscimenti, progetti scolastici ed educativi, prodotti artistici e materiali audiovisivi a lui dedicati.

Moro ha dunque vissuto anni densi e vitali per l'Italia repubblicana la cui conoscenza è fondamentale per la costruzione di una coscienza civile e politica democratica.

Per quanto riguarda la documentazione conservata dall’Archivio Storico della Presidenza della Repubblica, il focus sarà costituito, come sempre, dai discorsi dei Presidenti per far conoscere attraverso le parole di quella che è la figura istituzionale più alta della Repubblica, pagine significative ed eloquenti della storia repubblicana.

Le analisi dei discorsi, incrociati ove possibile con altre fonti documentarie, iconografiche e multimediali conservate dall’Archivio Storico, daranno modo agli studenti di comprendere come gli interventi presidenziali possano costituire indicazioni di comportamento, indirizzo e guida e come il Presidente della Repubblica, onorando il proprio ruolo e mandato costituzionale, si esprima sempre nei modi e nelle forme che la Costituzione stessa gli consente.

 

 Aldo Moro

 

Lezioni del Seminario

 

 

12 febbraio 2016, ore 9.00 - 15.00 Archivio Storico della Presidenza della Repubblica Palazzo Sant'Andrea Via del Quirinale, n. 30 – 00187 Roma Tel. 06 46993332

 

Introduzione ai lavori

Marina Giannetto

 

I Sessione

Presiede Renato Moro

 

La formazione politica di Aldo Moro 1935 - 1945

Renato Moro - Università degli Studi Roma Tre

 

Bari : l'esperienza di docente universitario. Le lezioni di Filosofia del Diritto

Angelo Schillaci - Università degli Studi Roma Sapienza

 

Aldo Moro e il suo impegno nella Costituente

Francesco Bonini - Lumsa

 

Aldo Moro segretario della DC 1959 - 1964

Andrea Argenio - Università degli Studi Roma Tre

 

Aldo Moro e il centrosinistra

Ermanno Taviani - Università di Catania

 

II Sessione

Presiede Maurizio Ridolfi

 

Aldo Moro e il Pci

Giuseppe Vacca - Istituto Gramsci

 

Italia e Europa in Aldo Moro

Agostino Giovagnoli - Università Cattolica di Milano, Istituto Sturzo

 

Trentotto anni di “caso Moro”

Ilaria Moroni - Archivio Flamigni

 

Il Presidente Leone e Moro: riflessi della “tragedia repubblicana”

Maurizio Ridolfi - Università degli Studi della Tuscia

 

Moro dopo Moro. Elementi di interpretazione

Alfonso Alfonsi - Accademia Aldo Moro


Venerdì, 20 novembre 2015, ore 18.00

nell’Aula Magna del Liceo Carducci (via Manci 8 – Bolzano)

 

presentazione del volume

 

 

Narrare l’Alto Adige

25 anni di racconti intorno alla provincia

meno italiana d’Italia

Un’antologia

 

a cura Toni Colleselli

 

2015 by Edizioni alpha beta Verlag, Meran/Merano

ISBN 978-88-7223-246-0

 

con Toni Colleselli, Carlo Romeo,

Laiza Francato, Paolo Mazzucato, Valeria Trevisan

Letture di Elisabetta Scavazza

Commento musicale di Thomas Ober Maniacco

 

 

I testi raccolti in Narrare l’Alto Adige propongono testimonianze e racconti storici, presentano personaggi reali e immaginari, ci introducono in paesaggi naturali e umani, espongono biografie, destini, ma anche semplici situazioni di vita quotidiana, tutti influenzati in modo più o meno esplicito dal territorio in questione. Raccontano la storia, le storie e la vita, le vite in Alto Adige, così come appaiono ai diversi autori, come si esprimono nelle diverse situazioni, come vengono immaginate da chi le vive, da chi le guarda e da chi le narra. Creano un mondo, il mondo altoatesino, con mille sfaccettature, con infinite contraddizioni, con ammiccamenti e rifiuti, eppure inconfondibile, se non unico, comunque diverso da altri mondi. Sono sguardo, specchio, immagine: sono letteratura. Sono il mondo altoatesino di oggi, moderno, attuale, di questi ultimi 25 anni.

 

 

INDICE

 

Introduzione

 

PRIMA PARTE | MEMORIA & REALTÀ

 

FRANZ THALER | Dimenticare mai

Fuga in montagna

Perché mi costituii

GIORGIO VONMETZ SCHIANO | L’ultimo dei Wolkenstein

L’ultimo dei Wolkenstein

ITALO GHIRIGATO | Il crucco in classe

La mela

CLAUDIO MAGRIS | Microcosmi

Antholz

LOTTI GOLIGER STEINHAUS | Caro Federico. Storia di una famiglia ebrea

Alla questura di Bolzano

LUIGI SERRAVALLI | A Merano in attesa di Ezra Pound

Peggy ci portò Pollock

JOSEPH ZODERER | La vicinanza dei nostri piedi

Il cielo sopra Merano

RICCARDO DELLO SBARBA | Südtirol Italia

Vita da ultrà

Frontiera Venosta. Viaggio tra gli italiani in via di estinzione

PAOLO RENNER | Frontiere/Grenzen

Bietnico, cioè bipartisan

LUCIANA CHITTERO VILLANI | Tu non fuggi mai dalla mia testa

Per un paio di scarpe

SANDRO OTTONI | Undici traslochi

La guerra a Bolzano

BRUNAMARIA DAL LAGO VENERI | Dodici incontri

Le nostre montagne. Carlotta Berghena

Pier Paolo Pasolini a Bolzano

BRUNO DURANTE | La valigia del doganiere

Schöne Welt, böse Leut?

Maremonti

HANS KARL PETERLINI | Noi figli dell’autonomia

I cuori fra le nuvole, la Heimat nella mente

QUIT THE DONER | Quitaly

Viaggio natalizio nell’autonomia altoatesina

REINHOLD MESSNER | La vita secondo me

Patria

 

SECONDA PARTE | STORIA & FINZIONE

 

ANITA PICHLER | Come i mesi l’anno

Come i mesi l’anno la mia amata m’accompagna

CARLO ROMEO | Sulle tracce di Karl Gufler, il bandito

Per me non è mai finito

STEFANO ZANGRANDO | Bozen Underground

Un titolo per l’Èskavé

FABIO MARCOTTO | Bar Duce e altri racconti |

Maledetta bicicletta

Il sorpasso

Ciclopista

Anarchici

ALEX BOSCHETTI | Nera neve

The End

PAOLO CAGNAN | Similaun e Juanita. Il mistero delle mummie rubate

Il rapimento della mummia

ALESSANDRO BANDA | La città dove le donne dicono di no

La guerra dei nomi

Le donne

KAI ZEN & AA.VV. | Spauracchi

Der Geist

TIM PARKS | Il silenzio di Cleaver

Londra-Luttago, solo andata

PAOLO CRAZY CARNEVALE | L’amaro caso di Ray Mazzarino

Dischi rari

ANDREA MONTALI | Anime sole in autobus sovraffollati

Kubo

ANDREAS MAIER | Silenzio a Chiusa

Quella testina di vitello all’agro

ANDREA ROSSI | Sinigo. L’acqua ci correva

L’acqua ti correva dietro

UMBERTO GANDINI | Le indagini abusive di Marlòve, investigatore precario

Cani

LETIZIA GIANMOENA MONTI | Nulla per caso

La Mutola 395

ADA ZAPPERI ZUCKER | Il silenzio

Una notte di violenza

PIER FRANCESCO BONAVENTURA | Viaggio in Tirolo del barone Gaspard Chavannes d’Entreville

Georges

Kaiserkrone

FRANCESCA MELANDRI | Eva dorme

Los von Trient

HELENE FLÖSS | Anni secchi

Mai un sogno senza cibo

KURT LANTHALER | Persen

O brother, where art thu?

ANNE MARIE PIRCHER | Bianco e nero

Bisognava sorridere sempre

MICHELE RUELE | Dissolvenze K.

Kafka arriva a Merano

TONI COLLESELLI | Storie di lingua

La nona storia narra del volere, del potere e del desiderare

LILLI GRUBER | Eredità

La scoperta del Reich

KAREEN DE MARTIN PINTER | L’animo leggero

Sotto il segno della scarpa

ROBERTO MASIERO | La strana distanza dei nostri abbracci

Al cimitero

MATTEO STRUKUL | Regina nera. La giustizia di Mila

La figlia del signor Rainer .

PAOLO BILL VALENTE | Diario del maestro di Cordés

Quaresima

ERNEST VAN DER KWAST | L’ombelico di Giovanna

La fuga di Ezio Ortolani

RENZO CARAMASCHI | Il segno del ritorno

Il giorno più felice. Luglio 1519

GIORGIO FALCO | La gemella H.

L’Uomo di Lenhart

ETTORE FRANGIPANE | Garibaldi sullo Stelvio

Il primo treno a Bolzano

SABINE GRUBER | Stillbach o della nostalgia

Lavorare in Italia

Via Rasella 632

SEPP MALL | Ai margini della ferita

Il calcio e la sigaretta

Gli amici di Alex

KATIA TENTI | Ovunque tu vada

Jakob Dekas, Pubblico Ministero

 

Genius loci, Postfazione di Paolo Mazzucato

 

 

Il curatore

Toni Colleselli è nato in Alto Adige, dove vive. Pubblicista e traduttore, è attivo in campo editoriale e della formazione. È stato cofondatore della Zelig. Scuola di documentario, televisione e nuovi media e ideatore del calendario degli eventi di Bolzano e Merano «BoBo» del quale è stato anche caporedattore fino alla sua chiusura. Ha pubblicato, sempre per Edizioni alphabeta Verlag, materiali in ambito glottodidattico, oltre a un volume di racconti.


Il Circolo Cittadino di Bolzano

ed Edition Raetia invitano

alla presentazione del libro

 

Michele Lettieri
Un torrente di ricordi
Racconti conviviali della vecchia Bolzano

 

Data: lunedì 21 dicembre 2015
Orario: ore 18.30
Luogo: Circolo Cittadino di Bolzano | Via Grappoli 2 | Bolzano
Saluto di: Michele Di Puppo, Presidente del Circolo Cittadino
Intervengono: Carlo Romeo e Alfonso Lettieri, curatori del libro
Sarà presente l’autore Michele Lettieri

 

 Raetia 2015

 

I ricordi di Michele Lettieri non sono una classica autobiografia ma un tentativo di racconto collettivo su base generazionale di una comunità locale nelle sue modificazioni lungo i decenni: dai giochi nelle grenz di ragazzini alle attività dentro le organizzazioni giovanili del ventennio fascista, dalla tempesta bellica alla vita associativa del dopoguerra. Un vivace racconto che rievoca delle percezioni di allora la continua ricerca di cambiamento, partecipazione e convivialità.

 

Michele Lettieri, nato a Solofra (Avellino) nel 1924, si trasferisce a Bolzano nei primi anni Trenta per ricongiungersi al padre, sarto tagliatore presso l'Unione militare. A Bolzano frequenta l'intero percorso scolastico fino al diploma magistrale, al quale nel dopoguerra aggiunge quello scientifico. Studia ingegneria a Napoli e, tornato a Bolzano, comincia a esercitare la professione alla quale affianca ben presto l'insegnamento. Coinvolgendo uffici statali, amministrazione cittadina e forze armate, nel 1970 è protagonista dell'avvio del progetto di risistemazione del letto e del greto del Talvera, che – continuato dall'Azienda provinciale dei bacini montani e dalla Giardineria comunale – porterà alla creazione dei famosi “prati”, il “polmone verde” cittadino.

 

 Goliardi sulle passeggiate del Talvera

 

INDICE

INTRODUZIONE

Il racconto conviviale di una generazione di Carlo Romeo

 

PARTE I. ANNI DI GIOCHI E DI ADUNATE

Il primo Natale in piazza Walther

Scarpe e palla di gomma

Vita di grenz

Fucile e moschetto

Infortuni scolastici

Vita di colonia

Spettacoli visti, intravisti e immaginati

Centuria corale

La pattuglia bolzanina negli sport

Un terrone sulle Alpi

L’ultima colonia (racconto a luci rosse)

 

PARTE II. TEMPI DI GUERRA

La dichiarazione di guerra

Par condicio radiofonica

Chi parte e chi resta

Il tabellone sparito

Cade il regime

Coprifuoco

Arrivano i tedeschi

Il caos del 9 settembre

Ammassati sul greto del Talvera

L’arruolamento

I cento sudtirolesi italiani

La storia di uno dei tanti

Allarmi aerei

Bombardamenti

Breve soggiorno sull’Appennino

Ritorno a Bolzano

Occupato alla Lancia

Vita in fabbrica

Al lavoro presso il ponte di Ora

La “carriera” in fabbrica

Il dormitorio clandestino

Divertimenti clandestini

Soldati tedeschi a cena

Il sangue del 3 maggio 1945

Magazziniere d’emergenza

 

PARTE III. IL DOPOGUERRA

Città di passaggio

“Dableiber” e reduci sui parapetti del Talvera

Alla ricerca di locali

Bruciatori e motorini

Uno strano posto per studiare

La palestra della ex GIL

I primi balli del dopoguerra

Progetti folli di sognatori

L’AGA/SJV

Altre associazioni

I balli dell’AGA

Il furto delle 10 lire

Altre attività

Corsi di recupero

La richiesta di un’università a Bolzano

Vita quotidiana dell’associazione

Le “attenzioni” della politica

Disavventura a un congresso bolognese

La fine di una bella esperienza

 

PARTE IV. TEMPI DI GOLIARDIA

Gli amici del CUC

Nuovi impegni di organizzazione

Il “peso” della musica

Dai veglioni al cinema

Formiche al lavoro

Ospitare il Carrozzone

Tragedie sportive e veglioni

Ancora musica

Camicia a scacchi

Sacro e profano

L’inizio delle goliardate

Processo ai “fagioli”

Il matrimonio Lettieri−De Ritis

Bidoni su bidoni

Soggiorno gratuito a St. Moritz

Incendi e alluvioni

Turismo lassativo

La biondona monacense

Passare il testimone

 

PARTE V. LUNGO IL TALVERA

Il vizio di progettare

Successi e insuccessi

Il ritorno di fiamma del CUC

Passeggiando lungo il Talvera

 

NOTE

GALLERIA FOTOGRAFICA

 

 

 

Nell’ambito del ciclo Film Storia Geschichte, il Filmclub e l’associazione Storia e Regione / Geschichte und Region invitano all’ introduzione e alla proiezione del film

 

IL GATTOPARDO

DI LUCHINO VISCONTI (1963)

 

Quando: mercoledì 18 novembre 2015

Dove: Bolzano, Filmclub, Via Dr.-Streiter: Bar-bistrò (introduzione) - Sala Capitol 2 (proiezione)

Ore 19.00-19.40 - Introduzione al film di Carlo Romeo e Andrea Bonoldi

Ore 20.00 – Inizio proiezione

 

 Il Gattopardo

 

Il Gattopardo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa (pubblicato postumo nel 1958) rappresenta non solo uno dei più importanti romanzi italiani del Novecento ma anche uno dei “casi” letterari più discussi. Il disincanto, lo scetticismo e la sfiducia verso la storia e qualunque attesa di rinnovamento – espressa nel romanzo nella famosa frase “Se vogliamo che tutto rimanga com’è, bisogna che tutto cambi” – furono oggetto di un vivace dibattito in cui si rispecchiarono le differenti posizioni politico-culturali in merito a temi fondamentali quali l’impegno intellettuale, l’interpretazione del Risorgimento e della storia d’Italia in generale, la funzione del romanzo storico.

La versione cinematografica realizzata da Luchino Visconti mirò a restituire alcuni tratti estetici peculiari dell’opera, modificandone altri di carattere politico. In ogni caso contribuì ad accrescere la già enorme popolarità del romanzo (il primo vero best-seller del dopoguerra), anche grazie all’impeccabile regia, alle ampie scenografie e ricostruzioni storiche e al cast internazionale degli attori.