Ostensione reliquie San Romedio 2013

Programma

 

 

sabato 6 luglio ore 20.30 Concerto Cori S. Romedio (Romeno - TN) e Aqua Ciara (Recoaro Terme - VI) Basilica dei Ss. Martiri a Sanzeno

martedì 9 luglio ore 20.30 Letture dantesche: Paradiso, canto XX (lettura di Piero Leonardi)

venerdì 12 luglio ore 20.30 S. Romedio tra storia e leggenda (Emanuele Curzel, storico, Università di Trento)

sabato 13 luglio ore 20.30 Concerto ass. Cantare Suonando (Trento)

venerdì 19 luglio ore 20.30 L’eremitismo in Val di Non e in Trentino: sguardo storico (don Severino

Vareschi, storico, Diocesi di Trento)

sabato 20 luglio ore 20.30 Concerto di Mark Harris (Festival TrentinoinJazz valli del Noce)

venerdì 26 luglio ore 20.30 Come gufi nella notte. Storie di eremiti del nostro tempo (Cristina Saviozzi, autrice del libro omonimo)

 

domenica 28 luglio ore 11.00 INIZIO SETTIMANA DELL’OSTENSIONE: S. Messa solenne

Sonntag 28 11 Uhr Beginn der Ausstellung der Reliquien - Feierliche Messe

Presiede mons. Manfred Scheuer, vescovo di Innsbruck

Zelebrant: Mons. Manfred Scheuer, Bischof von Innsbruck

Accompagnano i cori parrocchiali di Lauregno e Proves (BZ)

Es singen die Pfarrchöre von Laurein und Proveis (Bozen)

Guardia d’onore della Federazione degli Schützen del Trentino

Ehrenwache des Trentiner Schützenbundes

ore 18.00 Preghiera del Vespro secondo la tradizione della Chiesa ortodossa romena (p. Ioan Catalin Lupasteanu)

lunedì 29 luglio ore 18.00 Lectio divina: L’uomo di Dio nella Bibbia (pastore Martin Burgenmeister

Chiesa evangelica di Merano)

ore 20.00 S. Messa animata dal decanato di Cles

Guardia d’onore: ass. Alpini (Sanzeno)

martedì 30 luglio ore 20.00 S. Messa animata dal decanato di Fondo

Guardia d’onore: Vigili del fuoco (Sanzeno - Banco - Casez e Coredo)

mercoledì 31 luglio ore 20.00 S. Messa animata dal decanato di Taio

Guardia d’onore: Croce Rossa (Coredo)

giovedì 1 agosto ore 20.00 S. Messa animata dal decanato di Mezzolombardo

Guardia d’onore: ass. Alpini (Romeno)

venerdì 2 agosto ore 20.00 S. Messa animata

Guardia d’onore: ass. Carabinieri in congedo (Taio)

sabato 3 agosto tutto il giorno Pellegrinaggio delle 6 chiese… quasi 7 (a piedi tra Sanzeno, Banco e Casez)

Guardia d’onore: ass. Alpini (Coredo)

ore 20.30 Francesco di terra e di vento (Teatrominimo, Bergamo)

domenica 4 agosto ore 11.00 FINE SETTIMANA DELL’OSTENSIONE: S. Messa solenne

Presiede mons. Luigi Bressan, arcivescovo di Trento

Accompagna il coro giovanile “Musica insieme” di Livo (TN)

Guardia d’onore dell’Arma dei Carabinieri

durante il pomeriggio Intrattenimento con i Musicanti Nonesi

venerdì 9 agosto ore 20.30 L’orso: nella storia di S. Romedio e nella realtà (fra Fabio Scarsato, priore del santuario, Claudio Groff, progetto Life Ursus, Trento)

 

 

 

Ostensione reliquie San Romedio 2013Ostensione reliquie San Romedio 2013

CONVEGNO / TAGUNG

L’ITALIA ALLA FRONTIERA / AN DEN GRENZEN ITALIENS

13.-14. giugno/Juni 2013

 

 

Libera Università di Bolzano - Piazza Università 1, Bolzano, Sala D102

Freie Universität Bozen - Universitätsplatz 1, Bozen, Hörsaal D102

 

L’Ufficio zone di confine della Presidenza del Consiglio dei Ministri tra Bolzano, Trento e Trieste.

Das „Ufficio zone di confine” beim Ministerpräsidium und seine Rolle in Bozen, Trient und Triest.

1945-1954

 

 

 

Giovedì / Donnerstag 13. 06. 2013

 

14.30 Apertura e saluti / Eröffnung und Grußworte

IL CONTESTO INTERNAZIONALE E I PERCORSI IDENTITARI / INTERNATIONALER KONTEXT UND IDENTITÄTSDISKURSE

(PRESIEDE / VORSITZ: PAOLO POMBENI)

 

15.00 Günther Pallaver:

Identität und Grenze in Südtirol: die Rolle der Parteien / Identità e confine in Alto Adige: il ruolo dei partiti politici

 

15.30 Anna Maria Vinci:

Per quale italianità? La nuova mitologia della patria al confine orientale nel secondo dopoguerra / Welche italianità? Der neue Mythos des Vaterlandes an der Ostgrenze in der Nachkriegszeit

 

16.00 Jože Pirjevec:

Il confine occidentale jugoslavo dopo il 1945: socialismo o patria? / Sozialismus oder Vaterland? – Die jugoslawische Westgrenze nach 1945

 

16.30 Maurizio Cau:

Forme dell’identità politica e culturale del Trentino nel secondo dopoguerra / Formen politischer und kultureller Identität im Trentino der Nachkriegszeit

 

17.00 Discussione e pausa / Diskussion und Pause

 

17.30 Massimo Bucarelli:

La politica jugoslava dell’Italia repubblicana: avversari per scelta, amici per forza / Die Jugoslawienpolitik im Nachkriegs-Italien: Vom Feindbild aus Überzeugung zur Kooperation aus Notwendigkeit

 

18.00 Leopold Steurer:

Die Beziehungen zwischen Italien und Österreich (1945–1955) / I rapporti tra Italia e Austria (1945-1955)

 

18.30 Discussione / Diskussion

 

 

Venerdì / Freitag 14. 06. 2013

 

TRENTINO E ALTO ADIGE / TRENTINO UND SÜDTIROL

(PRESIEDE / VORSITZ: GÜNTHER PALLAVER)

 

 

9.00 Andrea Di Michele:

Per una storia dell’Ufficio zone di confine / Zur Geschichte des „Ufficio zone di confine”

 

9.30 Giorgio Mezzalira:

La questione dell’immigrazione italiana in Alto Adige (1945-1955) / Die Frage der italienischen Zuwanderung nach Südtirol (1945–1955)

 

10.00 Stefan Lechner:

Die Reoption 1948: Eine späte Entnazifizierung / Le riopzioni del 1948: una tarda denazificazione

 

10.30 Discussione e pausa / Diskussion und Pause

 

11.00 Carlo Romeo:

Le strategie e le forme di sostegno all’italianità in Alto Adige nel dopoguerra / Strategien und Formen der Stärkung der italianità im Nachkriegs-Südtirol

 

11.30 Luigi Blanco:

L’elaborazione dello Statuto d’autonomia / Die Entstehung des Autonomiestatuts

 

12.00 Lorenzo Gardumi:

Italiani o tirolesi? Il sentimento nazionale in una provincia di confine. 1945-1948 / Italiener oder Tiroler? Das Nationalgefühl in einer Grenzprovinz. 1945–1948

 

12.30 Discussione / Diskussion

 

VENEZIA GIULIA / JULISCH VENETIEN

(PRESIEDE / VORSITZ: RAOUL PUPO)

 

14.30 Diego D’Amelio:

La «difesa dell’italianità» di Trieste: governo, partiti e culture politiche nella battaglia per il confine orientale (1945-1954) / Die »Verteidigung der italianità« Triests: Regierung, Parteien und Formen der Kulturpolitik im Kampf um die Ostgrenze (1945–1954)

 

15.00 Anna Millo:

Il «filo nero». Violenza, lotta politica, apparati dello Stato nella «questione di Trieste» (1945-1954) / Der »schwarze Faden«. Gewalt, politische Kämpfe und Staatsapparat in der »Triest-Frage« (1945–1954)

 

15.30 Nevenka Troha:

L’azione della Jugoslavia e delle forze filojugoslave della Venezia Giulia nella lotta per il nuovo confine italo-jugoslavo (1945-1954) / Die Aktivitäten Jugoslawiens und der jugoslawienfreundlichen Kräfte in Julisch Venetien im Kampf um die neue italienischjugoslawische Grenze (1945–1954)

 

16.00 Discussione e pausa / Diskussion und Pause

 

16.30 Patrick Karlsen:

Il nemico visto da Roma: lo sguardo dell’Ufficio zone di confine sul Partito comunista, tra egemonia jugoslava e tendenze indipendentiste / Zwischen jugoslawischer Hegemonie und Bestrebungen nach Unabhängigkeit – Der Feind aus der Sicht Roms: Der Blick des „Ufficio zone di confine“ auf die Kommunistische Partei

 

17.00 Monica Rebeschini:

Il trattamento della minoranza slovena nella Venezia Giulia tra violenze, conflitti e cooperazione / Der Umgang mit der slovenischen Minderheit in Julisch Venetien: Gewalt, Konflikte und Zusammenarbeit

 

17.30 Irene Bolzon:

Informazioni, propaganda e costruzioni identitarie nella Zona B del Territorio Libero di Trieste. Il caso del CLN dell’Istria / Informationsbeschaffung, Propaganda und Identitätskonstruktionen in der Zone B des Freien Territoriums Triest. Das Fallbeispiel des Comitato di Liberazione Nazionale von Istrien

 

18.00 Discussione / Diskussion

 

 

Comitato scientifico / Wissenschaftliche Leitung

Diego D’Amelio, Andrea Di Michele, Giorgio Mezzalira, Raoul Pupo

Traduzione simultanea / Simultanübersetzung

Segreteria organizzativa / Tagungssekretariat

Luise Gafriller

Archivio provinciale di Bolzano / Südtiroler Landesarchiv

Via A. Diaz-Str. 8, 39100 Bolzano-Bozen - Tel. 0471 411954, Fax 0471 411969

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Emanuele Curzel, Trento, Collana "Il Medioevo nelle città italiane"

(Spoleto, Fondazione Centro Italiano di studi sull'alto medioevo, 2013)

ISBN 978-88-6809-010-4

 

Emanuele Curzel, Trento, 2013

 

La città cosciente e capace di autogovernarsi è stata al centro della storia (e della storiografia) medioevale. Trento è però un caso particolare, specie se parliamo del medioevo. A caratterizzarne la storia furono da un lato la presenza di un vescovo che continuò per tutto l’ancien régime a esercitare il potere civile, dall’altro un rapporto con il territorio circostante decisamente diverso rispetto a quello che si riscontra nelle aree padane o dell’Italia centrale, e certo più simile a quello esistente nei casi delle città alpine. A condizionarne la vicenda storiografica si è aggiunta la difficoltà di trovare notizie quantitativamente significative almeno fino alla seconda metà del XII secolo. È dunque faticoso ascoltarne la “voce”: questa appare a lungo indistinta sia da quella del vescovo che da quella del territorio, e lungo i secoli del medioevo subisce cambiamenti tali da metterne in dubbio la continuità e la possibilità stessa di disegnarne una “storia”. Questo volume, seguendo lo schema degli altri della stessa collana, cerca di disegnarne il profilo storico-urbanistico, i rapporti con il territorio, l'evoluzione demografica; segue quindi un vero e proprio profilo storico, dalla tarda antichità alle soglie del XVI secolo; vi è inoltre una presentazione delle fonti scritte sulle quali si può basare la ricostruzione storiografica e una descrizione delle fonti materiali, artistiche e monumentali.

 

 

PARTE PRIMA: PROFILO GENERALE

 

I. PROFILO STORICO-URBANISTICO

II. PIANTA DEL TERRITORIO

III. L’EVOLUZIONE DEMOGRAFICA

IV. PROFILO STORICO

1. Tra tarda antichità e primo medioevo: dalla città-castello alla città del vescovo

2. Tra il XI secolo e il 1236: la città episcopale, la sua communitas e i suoi sindici

3. Tra il 1236 e il 1256: una signoria laica, dalla sperimentazione al fallimento

4. Tra 1256 e 1306: la città suddita del conte del Tirolo

5. Tra il 1306 e il 1363: una piccola città in una regione alla ricerca di un’appartenenza

6. Dopo il 1363: nasce un comune cittadino in una città soggetta sia al vescovo che al duca

7. Una sorta di appendice: economia, società, “cronaca nera”

 

 

PARTE SECONDA: LE FONTI SCRITTE

1. Principali sedi attuali di conservazione

2. Narrazioni agiografiche, libri liturgici, fonti storiografiche

3. Fonti documentarie: archivi della città

4. Fonti documentarie: archivi “sulla città”

5. Fonti documentarie: archivi dalla città

6. A proposito della documentazione notarile

 

 

PARTE TERZA: IL PAESAGGIO URBANO E LE OPERE D’ARTE

1. Nella città altomedioevale

2. Tra XII e XIII secolo: il fervore costruttivo

3. Tra XIII e XIV secolo: completamenti e integrazioni

4. Nella città gotica

Athesia 2013

PASSAGGI E PROSPETTIVE, VOL. III

ÜBERGÄNGE UND PERSPEKTIVEN, BAND 3   

 

Autori/trici – Autorinnen/Autoren: Stefan Lechner, Giorgio Mezzalira, Luciana Palla, Alessandra Spada, Martha Verdorfer

Athesia Verlag / Casa editrice: Athesia -  Bolzano 2013

 

 

Berge, Täler, Flüsse und Pässe haben Tirol seit jeher eine Schlüsselposition in der europäischen Geschichte verliehen. Der Begriff »Übergänge« steht also für die geografische, wirtschaftliche und kulturelle Situation dieser Grenzregion. Aber er meint auch die politischen Entwicklungen, die zu Grenzverschiebungen, zu kulturellem und sozialem Wandel und zur Veränderung von Denken und Fühlen geführt haben.

Die Vergangenheit zu verstehen, sich mit ihr vertraut zu machen, führt zu einem besseren Verständnis der Gegenwart. Sie eröffnet damit Perspektiven für die Zukunft. Es ist nicht nur Aufgabe der Geschichtswissenschaftler, sondern von uns allen, sich mit der eigenen Vergangenheit auseinanderzusetzen, um daraus wichtige Erkenntnisse für die Gegenwart und Zukunft zu gewinnen.

Das vorliegende Buch will dazu einen Beitrag leisten.

 

 

I passi e le valli del tratto alpino corrispondente al «Tirolo storico» hanno da sempre svolto una funzione di collegamento tra il Nord e il Sud dell’Europa. Il termine «passaggi» indica quindi la caratteristica fisica di questo territorio di contatto e scambio tra lingue e culture diverse. Il termine vuole però riferirsi anche alle continue trasformazioni che lo hanno investito, portando a cesure politiche, spostamenti di confine, mutamenti economici, sociali e di mentalità.

Una conoscenza approfondita e critica del passato aiuta a capire meglio il presente e apre quindi delle «prospettive» verso il futuro. Il compito di questa elaborazione non deve rimanere confinato ai soli studiosi ma riguardare tutti noi.

Questo libro vuole offrire un contributo in questa direzione.

 

 

Il primo manuale «in comune» sulla storia dell’Alto Adige / Südtirol

Volume III – L’Età contemporanea in Alto Adige:

 

• l’annessione del Sudtirolo all’Italia

• la dittatura fascista

• l’opzione di cittadinanza del 1939 e il trasferimento nel Reich tedesco

• la dittatura nazionalsocialista e la Seconda guerra mondiale

• la nascita dell’autonomia nel secondo dopoguerra

• i processi di modernizzazione sociale ed economica

• il consolidamento dell’autonomia e la pluralizzazione della società

• gli sviluppi dopo il rilascio della quietanza liberatoria

 

Con numerose illustrazioni, cartine e cronologie

 

 

 

INHALT

 

Vorwort 9

 

Einleitung 10

 

Die Zwischenkriegszeit in Südtirol 12

Von der Annexion durch Italien bis zum Ende der faschistischen Herrschaft

 

Die provisorische Militärverwaltung unter Guglielmo Pecori Giraldi 14

Die Militärregierung 14 Auseinandersetzungen zwischen Pecori Giraldi und Tolomei 15 Die Haltung der Südtiroler Bevölkerung 17 Die sozioökonomische Lage in der unmittelbaren Nachkriegszeit 18 Der Friedensvertrag von Saint Germain 19 Die Ladiner nach dem Ersten Weltkrieg 20

 

Das Generalzivilkommissariat von 1919 bis 1922 22

Die Ernennung des Generalzivilkommissars Luigi Credaro 22 Die Phase der Zivilverwaltung 23 Die Entstehung der faschistischen Bewegung in Italien 24 Die Anfänge des Faschismus in Südtirol 26 Der »Bozner Blutsonntag« 26 Die Parlamentswahlen vom 15. Mai 1921 28 Die Südtirolpolitik der Regierung Bonomi (Juli 1921 bis Februar 1922) 29 Die schärfere Gangart Credaros 30 Die Faschistische Partei vor der Machtergreifung 32 Der Marsch auf Bozen 33

 

Der Faschismus an der Macht 36

Regierungschef Benito Mussolini 36 Die Regierung übernimmt Tolomeis Italianisierungsprogramm 37 Tolomei präsentiert in Bozen die Provvedimenti per l’Alto Adige 38 Erste Italianisierungsmaßnahmen 40 Die politische Teilung Ladiniens 42 Die Gentile-Schulreform 43 Der Protest der Südtiroler Mütter gegen die Italianisierung der Schule 45 Die Katakombenschule 46 Mussolini festigt seine Macht in Italien 49

 

Die faschistische Diktatur 50

Der Faschismus wird zum Regime 50 Die faschistische Politik in den ladinischen Tälern 52 Passiver Widerstand 53 Die Errichtung der Provinz Bozen 55 Die Politik der Denkmäler 56 Proteste in Österreich und Deutschland gegen die faschistische Politik in Südtirol 58 Der Freundschaftsvertrag zwischen Italien und Österreich 59 Die Kirche 60 Die Wirtschaft 61 Die Wirtschaft in den ladinischen Tälern 63 Die Sozialfürsorge- und Bevölkerungspolitik 65 Die Faschistische Partei im »Oberetsch« und ihre Jugendorganisationen 66 Die Organisation der Freizeit 69 Kultur im Faschismus 70 Die Politik des Präfekten Mastromattei und die Industrialisierung 73 Die urbanistische Entwicklung von Bozen 75 Die Rassengesetze 77 Der Untergang des faschistischen Regimes 79

 

 

Im Schatten Deutschlands 80

Südtirol 1939 – 1945

 

Hoffen auf Deutschland 82

Neuorientierung 82 Adolf Hitler und Südtirol 83 »Heim ins Reich!« 84 Patriotische Jugendgruppen 86 Der Völkische Kampfring Südtirols 87 Faschisten gegen Nationalsozialisten 88

 

Die Option 90

Ethnische Säuberungen 90 Die Berliner Vereinbarung vom 23. Juni 1939 91 Zwei Gewinner und ein Verlierer 92 »Richtlinien für die Umsiedlung der Volksdeutschen« 92 Die ADERST 93 Der »Opfergang« des VKS 93 Der Kreis um Michael Gamper und der Andreas-Hofer-Bund 94 Optanten contra Dableiber 95 Deutsch oder Welsch 96 Heimat oder Fremde 97 Orientierungslose Faschisten 98 Bischof und Klerus 99 Die Option der Italiener 100 »Qual der Wahl« 101 Die Option in den ladinischen Tälern 102 Eindeutige Ergebnisse 104

 

Die Umsiedlung 106

Nach der Entscheidung 106 Die ADO 107 Die Kulturkommission 108 Schule für Optanten 109 Ein einziges Fiasko: das geschlossene Siedlungsgebiet 110 Gebremste Umsiedlung 111 Südtiroler Auswanderer 113 Die Umsiedlung der Ladiner 113 Zwangsumsiedlung 114

 

Im »Reich« und im Krieg 116

Kühle Aufnahme 116 Ansiedlung 117 Die Umsiedlung der Fersentaler und Luserner Bevölkerung 118 Bittere Umsiedlungsbilanz 118 An allen Fronten 119 Italien im Krieg 120 Der Sturz Mussolinis 122

 

In der Operationszone Alpenvorland: die NS-Zeit 124

8. September 1943 124 Der SOD 125 Das deutsche Regime 126 Der erzwungene Rückzug der Italiener 127 Die Verfolgung der Dableiber 128 Die Deportation der Juden und die Arisierung 129 Das Polizeiliche Durchgangslager Bozen 131 Zwangsarbeit 132 Im Zeichen des Hakenkreuzes 132 Leben mit dem Krieg 134 Verführte Jugend 135 Die Kirche 136 Der Zweite Weltkrieg in den ladinischen Tälern 137 Deserteure und Kriegsdienstverweigerer 138 Südtiroler Polizeiregimenter 139 Doppelter Widerstand 140 Befreiung 142

 

 

Das Versprechen der Autonomie 144

Südtirol von 1945 bis zur Annahme des Paketes

 

Nachkriegsprobleme, Neuorientierung und Weichenstellungen 146

Der politische Neubeginn in Italien 146 Die Reorganisation des politischen Lebens in Südtirol 148 Die Zukunft Südtirols vor dem Hintergrund der internationalen Politik 150 Das Pariser Abkommen vom 5. September 1946 152 Die Frage der Ladiner 154 Das paritätische ladinische Schulsystem 156 Das Scheitern der politischen Säuberung 156 Der schulische Wiederaufbau 158 Rückoption und Rücksiedlung 160 Bevölkerungsbewegungen und Fluchtgeschichten 162

 

Zwischen Konfrontation und Kompromiss: vom Ersten Autonomiestatut bis in die frühen 60er Jahre 166

Das Erste Autonomiestatut 166 Die politische Landschaft in Südtirol 167 Das Gefühl der fortgesetzten Bedrohung 169 Getrennte Arbeits- und Lebenswelten 172 Durchschnittliche Anzahl der Geburten pro Frau 173 Die Bildungslandschaft 173 Die Einheitsmittelschule 175 Kultur als Tradition und Austausch 176 Theater und Musik 178 Die Kundgebung auf Schloss Sigmundskron 180 Südtirol vor der UNO 183 Die Anschläge der 60er Jahre 185 Reaktionen auf die »Feuernacht« 188 Die Auswirkungen der Attentate 189

 

Die Protagonisten der Verhandlungen 190

Die 19er-Kommission 190 Auf dem Weg zur Lösung der Probleme 191 Die Beziehungen zwischen Italien und Österreich 191 Die Kirche des Dialoges 192 Die Diözese Bozen-Brixen 194 Die Entwicklung der politischen Situation 195 »Aufbau« und neue DC 196 Die Annahme des Pakets 197

 

 

Der Ausbau der Autonomie und die Modernisierung der Gesellschaft 200

Prozesse der Modernisierung 202

Umwälzungen in der Landwirtschaft 202 Der Aufschwung des Tourismus 204 Industrie nach Maß 207 Die industrielle Entwicklung bis in die 90er Jahre 209 Der Wiederaufbau der Gewerkschaftsbewegung 211 Die Gründung der »ethnischen Gewerkschaft« 212 Der »heiße Herbst« 213 Die gewerkschaftliche Einheit 214 Universität in Südtirol 216

 

Die Landesautonomie 218

Das Autonomiestatut von 1972 218 Die Schutzbestimmungen für die ladinische Bevölkerung 219 Die Landesverwaltung 221 Proporz und Zweisprachigkeit 222 Veränderungen in der Parteienlandschaft 224 Der Weg zu einer pluralistischen Gesellschaft 226 Die Entwicklung der Presselandschaft 229 Rundfunk und Fernsehen 232 Die Frauenbewegung 234 Der Aufbruch der Frauen in Südtirol 237 Die Konsolidierung der Autonomie 238 Die Volkszählung von 1981 240

 

Die Jahre der Umsetzung des Autonomiestatuts 242

Zeit der Stagnation 242 Das Zusammenleben wird vertagt 243 Die Wiederaufnahme der Verhandlungen 244 1989 – Dialog und Versöhnung 246 1992 – Abschluss des Pakets und Streitbeilegungserklärung 249 Neue Perspektiven für die Autonomie 250 Die Euregio 251 Die Autonomie und die Reform der italienischen Verfassung 253 Die ladinische Welt heute: Gesellschaft, Wirtschaft und Kultur 254 Eine Gesellschaft im Wandel 257 Arbeitslosenquoten, 1989 – 1999 259  Inflationsrate  257

 

Literatur (Auswahl) 260

 

Bildnachweis 264

 

Personenregister 266

 

Biblioteca Claudia Augusta / ANPI Bolzano

EGIDIO MENEGHETTI

 

Nasce a Verona nel 1892. Partecipa alla prima guerra mondiale come ufficiale medico in prima linea. Messosi in luce nel campo della farmacologia, insegna dal 1932 all'università di Padova. Dopo l’otto settembre 1943 è tra i fondatori del CLN veneto. Nel dicembre dello stesso anno la moglie e la figlia muoiono sotto un bombardamento alleato.

L'ateneo patavino rappresenta in quel periodo una delle roccaforti dell'opposizione degli intellettuali al fascismo e al nazismo. Meneghetti, Concetto Marchesi e Silvio Trentin sono incaricati dal CLN Veneto di tenere contatti con le province. Marchesi, dopo il clamoroso episodio all'inaugurazione dell'anno accademico nel novembre 1943 e le dimissioni da Rettore, parte per Milano e si dà alla clandestinità. Meneghetti continua a mantenere i contatti tra Padova, Verona e Milano. Si occupa anche della pubblicazione di opuscoli e materiale propagan- distico diffuso tra gli universitari. Arrestato, detenuto per più di un mese nelle carceri del comando generale delle SS di Verona, viene internato dai primi di marzo alla fine di aprile 1945 nel Lager di Bolzano.

Dopo la liberazione gli viene conferito il Rettorato dell'ateneo padovano. Attivo dapprima nel Partito d’Azione poi in quello Socialista, affianca all’intensa attività scientifica quella letteraria. Le sue poesie, in dialetto veneto sono tra le testimonianze più alte della Resistenza. Muore a Padova nel 1961.


Dal Santo do batude longhe, fonde,

rompe la note carga de paura,

e da Palasso Giusti ghe risponde

un sigo spasimado de creatura.

(al fredo, drio de li scuri, i padovani

i scolta l’agonia dei partigiani.) […]

Da: Partigiana nuda, 1953

 

 

 

L’è Pasqua. De matina.

nel bloco dele cele tase tuti.

Imobili. De piera.

E nela cela nera

tase el pianto de Bortolo Pissuti.

L’è Pasqua. De matina.

E nele cele gh’è silensio fondo. […]

 

Stanote s’è smorsada l’ebreeta

come ‘na candeleta

de seriola

consumà.

Stanote Missa e Oto

ià butà

nela cassa

du grandi oci in sogno

e quatro pori ossetti

sconti da pele fiapa […]

Da: Lager. Bortolo e l’ebreeta, 1955



Egidio Meneghetti ritratto da Tono Zancanaro

Tra le raccolte liriche di Egidio Meneghetti:

Nele basse veronese. Trittico, Verona 1951.

De sera. Versi, Verona 1952.

Partigiana nuda, Verona 1953.

A mila a mila. Versi, Verona 1954.

Lager-Bortolo e l’ebreeta. Una canta in piassa, Verona 1955.

Cante in piassa, Venezia 1955

Tra le biografie e gli studi:

Gian Paolo Marchi, Scienza, politica e poesia in Egidio Meneghetti, Verona 2001.

Chiara Saonara, Egidio Meneghetti. Scienziato e patriota combattente per la libertà, Padova 2003.

Chiara Saonara, Egidio Meneghetti, Verona 2009.