Die Arbeitsgruppe „Geschichte und Region / Storia e regione“ und das Südtiroler Landesarchiv stellen Heft 19 (2010), 2 von Geschichte und Region zum Thema „Alteritäten - Identitäten / alterità - identità“ vor

 

Il Gruppo di ricerca „Geschichte und Region / Storia e regione“ e l’Archivio provinciale di Bolzano presentano il nuovo numero di Storia e regione 19 (2010), 2 sul tema „Alteritäten - Identitäten / alterità - identità“

 

 

 

Präsentation Bozen / Presentazione Bolzano

 

Die Präsentation findet am Mittwoch, 18. Jänner um 18 Uhr an der Freien Universität Bozen, Universitätsplatz 1, Bozen, Saal D103 statt. Programm siehe Einladung Bozen

 

La presentazione a Bolzano si terrà mercoledì 18 gennaio alle ore 18 presso la Libera Università di Bolzano, Piazza Università 1, sala D103. Per il programma vedi allegato “Invito Bolzano”

 

 

Präsentation Brixen / Presentazione Bressanone

 

Die Präsentation in Brixen findet am Dienstag, den 24. Jänner um 20 Uhr im Hotel Elephant statt. Programm siehe Einladung Brixen

 

La presentazione a Bressanone si terrà martedì 24 gennaio alle ore 20 presso l’Hotel Elephant. Per il programma vedi “Invito Bressanone”

 

 

 

Geschichte und Region /Storia e Regione

 

Das Thema Identitäten zielt ins Herz des Selbstverständnisses von Personengruppen und damit der Erinnerungskultur eines Landes. Südtirol tut sich aufgrund seiner Geschichte und Mehrsprachigkeit besonders schwer mit der Idee der kulturellen Diversität. Es scheint so, als müsse Identität und Eindeutigkeit als Abwehr gegen die omnipräsente Hybridität als Mehrsprachigkeit und Multikulturalität beschworen werden, weil es für die deutsche Sprachgruppe trotz italienischem Disagio und ladinischer Präsenz scheinbar immer noch ums sprachlich-kulturelle „Überleben“ geht, für die italienische noch immer um fehlende Identität und Existenzberechtigung und für die ladinische um die pure Existenz. Die längst, nicht zuletzt durch Immigration und Globalisierung eingetretene Erweiterung der kulturellen Vielfalt wird, wenn überhaupt, vorwiegend als Problem wahrgenommen, anstatt als unausweichliche, sprachliche, kulturelle und soziale Bereicherung.

 

Die jüngste Ausgabe von „Geschichte und Region / Storia e regione“ befasst sich mit dem Thema „Alterität - Identität“ in historischer und kulturwissenschaftlicher Perspektive. Der von der Ethnologin Elisabeth Tauber und dem Sozialwissenschaftler und Rektor der Freien Universität Bozen Walter Lorenz herausgegebene Band spannt einen Bogen von der politischen Implikation postmoderner Hybridität (Walter Lorenz) über das komplexe Aushandeln von Fremd- und Eigendefinitionen für Menschen, deren Autonomie aufgrund von Behinderung eingeschränkt ist (Anna Aluffi Pentini) bis zur Bedeutung von Abgrenzungen im sprachlichen Handeln nicht nur zwischen zwei Hochsprachen, sondern auch innersprachlich zwischen Dialekt und Hochsprache (Stephanie Risse Lobis). Religiösen Identifikationsstrategien und Homogenisierungstendenzen geht Florian Huber in seinem Beitrag über den Tiroler Antiprotestantismus im 19. Jahrhundert nach, Alessandro Margoni verfolgt den schwierigen Konstruktionsprozess der ladinischen Identität zwischen zwei dominanten Polarisierungen der deutschen und der italienischen Ethnien. Elisabeth Tauber verdeutlich am Beispiel der Auswirkungen der Schulpolitik, welche politischen Interessen sich hinter universell definierten Programmen verbergen.

 

Das Heft versteht sich als historisch-kulturwissenschaftlicher Beitrag zu einer Kultur des „Dritten Raumes“ (Homi Bhabha), in dem Hybridität nicht als Verlust von Identität, sonders als Voraussetzung für eine konstruktive interkulturelle Verständigung und damit für eine vielschichtige Identitätsbildung gilt. Im „Dritten Raum“ treffen sich verschiedene Lebenswelten, ihre symbolischen, kulturellen, historischen und sprachlichen Orientierungssysteme, tauschen sich aus und werden von den Menschen zu neuen, gelebten Lebenswelten weiter entwickelt.

 

 

 

Il tema dell’identità focalizza in pieno la coscienza di sé e l’autorappresentazione di un gruppo e della sua memoria collettiva. L’Alto Adige paradossalmente presenta della difficoltà nell’accettare l’idea di diversità culturale proprio a causa della sua storia e del suo multilinguismo. È come se identità ed evidenza debbano essere evocate contro l’onnipresente ibridità del multilinguismo e della multiculturalità: per il gruppo tedesco sembra che sia ancora in gioco, malgrado il disagio italiano e la presenza ladina, la “sopravvivenza” linguistica e culturale, per il gruppo italiano resta ancora in ballo la propria precaria identità e la propria ragion d’essere, mentre per il gruppo ladino si pone l’esigenza di far valere la propria esistenza nuda e cruda. La diversificazione delle culture anche in seguito all’immigrazione e alla globalizzazione viene vista esclusivamente come problema, invece che come inevitabile arricchimento culturale e sociale.

 

Il nuovo numero di “Storia e regione” propone una riflessione sul tema dell’alterità e dell’identità da un punto di vista storico e culturale. Il volume curato dall’antropologa Elisabeth Tauber e dallo studioso di scienze sociali nonché rettore dell’Università di Bolzano Walter Lorenz spazia dal tema delle implicazioni politiche dell’ibridità postmoderna (Walter Lorenz) e della difficoltà di elaborare definizioni di un sé autonomo per persone diversamente abili (Anna Aluffi Pentini) fino ad arrivare al significato di pratiche linguistiche diverse non solo per quanto riguarda l’uso di lingue differenti ma anche di dialetti e lingua standard (Stephanie Risse Lobis). Florian Huber nel suo contributo sull’antiprotestantesimo tirolese nel ‘800 si occupa di strategie identificatorie e omologanti nell’ambito dell’identità religiosa; Alessandro Margoni ricostruisce il difficile processo di riconoscimento dell’identità ladina di fronte alla polarizzazione dominante tra etnia tedesca e italiana. Elisabeth Tauber, infine, evidenzia soprattutto per quanto riguarda le conseguenze per i Sinti della politica scolastica in Alto Adige, gli interessi politici che si nascondono dietro programmi apparentemente universali.

 

Il volume vuole essere un contributo alla costruzione di un “Terzo Spazio” (Homi Bhabha), in cui l’ibridità non costituisce una perdita di identità, bensì il presupposto per un dialogo interculturale costruttivo e per la formazione di un’identità sfaccettata. Nel “Terzo Spazio” ha luogo un incontro e uno scambio fra diversi modi di vita, fra diversi sistemi di orientamento simbolici, culturali, storici, linguistici e le persone sviluppano nuovi modi di vita vissuti.

 

 

 

 

Inhalt/Indice:

 

 

Walter Lorenz, Hybridität und Staatsbürgerschaft / cittadinanza / citizenship

 

Florian Huber, Konfessionelle Identitätsbildung in Tirol: Antiprotestantismus ohne Protestanten (1830–1848)

 

Alessandro Margoni, L’identità ladina tra questione nazionale e Schutzvereine

 

Elisabeth Tauber, Politische Strategien oder kulturelle Strukturen? Konstruktion oder Sinnstiftung? Der Versuch einer Begriffsbestimmung im Kontext der Sinti von Südtirol

 

Anna Aluffi Pentini, Dall’handicap alla narrazione: identità dipendenza e autonomia, nella provincia di Bolzano

 

Stephanie Risse, Zugehörigkeitsstiftendes und zugehörigkeitsdemonstrierendes sprachliches Handeln – Versuch einer Kategorisierung jenseits des Konzepts von „Identität“ und „Alterität“

 

 

Aufsätze/Contributi

 

Andrea Sarri, Il vescovo di Bressanone Johannes Geisler e la seconda guerra mondiale. Omelie e lettere pastorali (1939–1945) 

 

 

Forum

 

Hans Heiss, Weckruf für die Regionalgeschichte. Kommentar zu Georg Grote „I bin a Südtiroler“ Kollektive Identität zwischen Nation und Region im 20. Jahrhundert

 

Julia Rinser, Medien des begrenzten Raumes – Regional- und landesgeschichtliche Zeitschriften im 19. und 20. Jahrhundert, 12. und 13. Mai 2011, LWL-Institut für westfälische Regionalgeschichte. Ein Tagungsbericht

 

 

 

 

Informationen unter: Siglinde Clementi, Geschichte und Region / Storia e regione, A.-Diaz-Str. 8, 39100 Bozen, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., Tel. 0471 411972, 345 4524446

Die Zeitschrift wird von der Arbeitsgruppe „Geschichte und Region/Storia e regione“ und dem Südtiroler Landesarchiv gemeinsam herausgegeben und erscheint im Studienverlag. Bestellen Sie ihr Rezensionsexemplar bei: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

Per informazioni: Siglinde Clementi, Geschichte und Region / Storia e regione, Via A.-Diaz 8, 39100 Bolzano, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., Tel. 0471 411972, 345 4524446

La rivista "Geschichte und Region/Storia e regione" è curata dal gruppo di ricerca "Storia e regione" in collaborazione con l'Archivio provinciale di Bolzano e esce presso lo Studienverlag.

Copie gratuite per recensione possono essere richieste presso: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.